martedì 30 maggio 2017

SMALLHOME E LA PORCHETTA DEL DIVINO EUMEO

SmALLhome e la porchetta del divino Eumeo
   Entro l'estate del 2015 una palazzina a Santo Spirito avrebbe dovuto ospitare dieci padri separati e in difficoltà col lavoro. Il Comune di Firenze, in verità, ha potuto inaugurare i 250 metri di abitazione, fra spazi individuali e spazi comuni dove ospitare i figli nei giorni di assegnazione da parte del tribunale, solo qualche giorno fa . Al 16 maggio2015 le domande erano 30. L'Assessore al Sociale, Sara Funaro, già allora affermava che in difficoltà erano certamente di più “ … ma sappiamo che molti altri hanno timore anche solo a chiedere aiuto per paura che gli possano essere portati via i figli”.
Ci chiediamo, questi uomini che hanno “cambiato la geometria” dei loro vite, nolenti o volenti, dove si sono sistemati? Come si sono sistemati?
Questo libro, presentato a LA DISPENSA di Gregorio Parrini a Strada in Chianti, Firenze, ci dice che ci sono quattro milioni di famiglie “ monogenitoriali”, ma gli autori preferiscono parlare di smallfamilies,famiglie a geometria variabile. Il libro è dell'ottobre 2016 e nasce da un progetto-osservatorio a Milano del 2014 che intende “ orientare, informare, sostenere conoscere e tutelare i diritti dei genitori single e delle famiglie a geometria variabile, in particolare di chi vive in condizione di fragilità e isolamento”.
Il principio su cui fonda le basi l'Associazione è quello che “ … qualunque sia la sua composizione, ogni nucleo familiare ha dignità di famiglia … ”. I racconti sono di 35 adulti, l'ultimo di una donna ghanese che vive in una casa-famiglia a Roma con suo figlio di cinque anni, poi la parola degli adulti si zittisce per dare spazio a brevi pensieri dei bambini, dai 5 ai 10 anni. Risulta, per chi non lo sapesse ancora, che “I bambini ci guardano” e un noto film di De Sica ce lo dice dal 1943 e forse faremmo bene a ricordacelo più spesso, qualunque sia la nostra “geometria” sentimentale e familiare. Non dovremmo farlo per cambiare le nostre intenzioni di “geometrie”, ma per porci in ascolto e dialogo con i figli, per non attribuire loro dei “carichi”, per comprendere le loro paure e gli entusiasmi, a volte, con cui prendono questi cambiamenti radicali.
L'importante è cercare di non destabilizzarli: geometrie diverse sì, ma non in bilico, non su un punto di fragile convergenza come, ad esempio, uno spigolo di vetro . Ma la lettura di Maurizio Splendore, La pastiera in condomino, ha riportato il sorriso a tutti, lasciandoci intravvedere possibilità galeotte intorno alle bontà culinarie insieme a un capolavoro d'amore materno.
Allora è vero che l'amore, l'affetto, la sincerità sono il viatico che per primo fu dato a Ulisse rientrato a Itaca sotto mentite spoglie del soldato cretese disperso.
In altre parole, è il clima di accoglienza il solo in grado di rimarginare le ferite e a dare fiducia nella risoluzione felice per tutti: il saperci rimettere in dialogo. Continuando nel parallelismo con la figura omerica, Eumeo era sì “il divino porcaro“ di Ulisse, ma aveva pure sangue reale. Sicché la porchetta del nostro banchetto aveva le stesse “nobili” intenzioni: la gentilezza dell'accoglienza e della condivisione sorridente in una bellissima serata di primavera inoltrata.
   Tornando a Eumeo, c'è da dire che, figlio di un re siriano e con una sciagurata sorte, visse sempre felice con Laerte, Ulisse e Telemaco. Sappiamo che non ebbe né moglie né figli: fu felice forse per questo? Chissà! A ognuno la sua indole e la sua geometria, specie se nato dalla caleidoscopica mente dell'autore greco. Il porcile viene descritto con cura da Omero e forse vale la pena di ricordare questa antichissima struttura di allevamento che oggi dovrebbe essere, per qualità e ciclo naturale, un'aspirazione di molti nel settore, magari aggiungendoci il recupero delle biomasse imposto dagli accordi di Kyoto sino al 20% entro il 2020.
Si trattava di un recinto circolare, di nuovo le “geometrie” in campo! di pietre e dodici stalle di pali di legno, con seicento scrofe e trecentosessanta porci all'esterno liberi di pascolare. Tutta una serie di numeri perfetti dal significato simbolico e anche, se permettete, una gran bontà.
Inoltre, Eumeo accoglie Omero con generosità e gentilezza, provando empatia pur senza averlo riconosciuto e lo ospita “per timor di Zeus”. Ecco rivelata la forza del porcaro Eumeo: un ordine simboleggiato dai numeri perfetti che descrivono il suo allevamento e la gentile accoglienza di chi è in difficoltà per timor di Zeus sono l'emblema che egli vive in armonia con le leggi divine.
A noi, riuniti nel giardino di Gregorio, basterebbe l'osservazione delle leggi di questo mondo che parlano di dignità e di rispetto, basterebbe che i numeri, anche imperfetti e di geometrie variabili, godessero di autentica accoglienza e sostegno sociale, perché i figli sono un bene, un patrimonio di tutti noi e più questi crescono in armonia, ricordate? Il segreto di Eumeo era proprio l'armonia, più saranno giovani solidi e sicuri, creativi e costruttivi, parte integrante della storia che propone guerre diverse e anomale oggi, in una società che ha riconosciuto gli spazi giusti ai loro padri e madri e a loro contemporaneamente, perché promesse di uomini e donne che vogliamo in armonia.
   Intant,o pure il menu di Gregorio ha subito il fascino di geometrie e di richiami omerici: una straordinaria porchetta ha fatto la sua cilindrica comparsa da intera, accanto a circolari e triangolari crostini con sferiche mozzarelline di bufala su tondi pomodorini pachino, rettangolari porzioni di pizze calde innaffiate da birre artigianali o vini del Chianti. Per concludere, triangoli isoscele di ... pastiera napoletana che ci aveva accompagnato col suo profumo sin dalla lettura di Maurizio Splendore accanto agli straordinari Lilli e a Pierluigi Bacci.
AAVV, SmALLhome, a cura di Raethia Corsini e Laura Lombardi
Cinquesensieditore in Lucca, ISBN 978-88-97202-882

di Lorella Rotondi

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